Corte Cost.
I tre giorni di permesso al mese che consentono di assentarsi dal lavoro per assistere familiari con gravi handicap devono essere riconosciuti anche al convivente more uxorio e non solo al coniuge e ai parenti. Così ha stabilito la Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità dell’articolo 33, comma 3, della L. n. 104/1992 nella parte in cui non include i conviventi oltre ai familiari piu stretti.
Ad avviso della Consulta, infatti, l’interesse primario assicurato dalla legge è quello di garantire la cura della persona in ambito familiare. Pertanto, l’esclusione del convivente dal novero dei beneficiari del permesso risulta irragionevole e contrario alla Costituzione.