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Il medico risponde dell’errato giudizio di inidonietà

Tribunale di Ivrea

Un lavoratore licenziato per sopravvenuta inidoneità permanente alle mansioni ha chiamato in causa il medico aziendale. Quest’ultimo è stato condannato al risarcimento del danno patito dal lavoratore, poichè, con un’imprudenza non giustificata, ha emesso il giudizio di inidoneità in assenza di accertamenti clinici definitivi, in senso contrario ai risultati fino a quel momento disponibili, e senza alcuna motivazione.

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