«Decreto Dignità»
Il «Decreto Dignità» interviene su un altro tema rappresentativo della precedente stagione politica: il «Jobs act» e il «contratto a tutele crescenti». Come noto, i contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato stipulati a partire dal marzo 2015, infatti, sono soggetti – in caso di licenziamento ingiustificato – ad un nuovo e speciale regime detto, appunto, delle «tutele crescenti». In base a tale disciplina, il lavoratore ingiustamente licenziato ha diritto a ricevere un risarcimento determinato in misura forfettaria e prevedibile, in relazione alla sua anzianità di servizio presso l’azienda: 2 mensilità per ogni anno di anzianità, con un minimo di 4 ed un massimo di 24 mensilità (ridotte nelle aziende di minori dimensioni).
Tali indennità sono ora portate a 6 mensilità, nel minimo, e 36, nel massimo. Nelle aziende di minori dimensioni, i nuovi estremi sono: 3 mensilità nel minimo e 6, nel massimo.