Corte di Cassazione
Una lavoratrice veniva licenziata per giusta causa per avere utilizzato la fidelity card della società datrice di lavoro, riservata ai dipendenti, per l’acquisto di alcuni prodotti per la propria madre. Il codice disciplinare aziendale vietava espressamente l’utilizzo della fidelity card a favore di un familiare ma riservava il licenziamento alle sole ipotesi di comportamenti inadempienti da cui derivasse un grave danno patrimoniale per l’azienda.
La Corte di Cassazione ha affermato che se non prevedono espressamente la sanzione per una determinata condotta, le disposizioni del contratto collettivo o del regolamento aziendale rappresentano comunque una scala di valori da cui non si può prescindere nell’individuazione della sanzione da applicare.
La Corte di Cassazione ha affermato che, nel caso di specie, il licenziamento era illegittimo poiché era stato comunicato senza tenere in considerazione la scala valoriale descritta dal regolamento aziendale.