Corte di Cassazione, Sez. Lav
Un’organizzazione sindacale ricorreva in giudizio chiedendo che fosse dichiarata antisindacale la condotta della Società datrice che aveva sospeso dal lavoro e dalla corresponsione della retribuzione un lavoratore dipendente, componente della RSU della Società che aveva rilasciato un’intervista ad un quotidiano spiegando i motivi dell’agitazione.
La Suprema Corte, chiamata a pronunciarsi sulla vicenda, ha rilevato che il tono compassato dell’intervistato e la veridicità intrinseca dei fatti riferiti, da individuarsi nella comprovata esistenza di una controversia circa l’interpretazione del CCNL applicato fra le parti sociali, attestano che l’intervista non è denigratoria come invece sostenuto dalla Società. Pertanto, sanzionare una tale condotta comporterebbe l’esclusione dai diritti sindacali quello della interpretazione del CCNL sottoscritto.
La Suprema Corte ha, quindi, accolto la domanda del Sindacato.