Corte di Cassazione, III Sez. Pen.
Un lavoratore subiva un infortunio sul lavoro che gli cagionava ferite alla mano destra guaribili in 56 giorni. I titolari della società datrice venivano condannati al pagamento di una multa, quantificata in Euro 300,00, per aver violato le leggi anti infortunistiche.
La datrice impugnava la decisione sostenendo che l’evento occorso era di particolare tenuità.
La Suprema Corte, chiamata a pronunciarsi sulla vicenda, ha ribadito il principio secondo cui nel giudizio sulla tenuità del fatto si richiede «una equilibrata considerazione di tutte le peculiarità della fattispecie concreta». Pertanto in caso di violazione di norme in materia di sicurezza sul lavoro, è necessario valutare se l’imputato datore sia consapevole della pericolosità della propria condotta e, conseguentemente, della mancanza di tutela della sicurezza e dell’incolumità dei lavoratori. Poiché da un esame del caso di specie la datrice è risultata pienamente consapevole, il ricorso è stato respinto.