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Licenziamento per giusta causa

La violazione della procedura disciplinare comporta la nullità del licenziamento

By 31 Gennaio 2024Settembre 24th, 2024No Comments

Corte di Cassazione, Sez. Lav.

Un lavoratore veniva licenziato per giusta causa sebbene l’azienda non avesse rispettato la procedura prevista, omettendo di convocare il lavoratore prima del licenziamento per consentirgli di presentare le proprie giustificazioni.
Il lavoratore impugnava il provvedimento disciplinare sostenendo che tale violazione procedurale rendeva il licenziamento radicalmente nullo.
La Suprema Corte ha dato ragione al lavoratore, ritenendo che la violazione delle procedure disciplinari comporta la nullità del provvedimento disciplinare.
In particolare, la Suprema Corte ha sottolineato che il datore di lavoro deve attenersi a una precisa procedura prima di comminare un licenziamento disciplinare: deve preventivamente contestare per iscritto i fatti addebitati al dipendente e concedergli un termine per presentare le proprie controdeduzioni a difesa.
Questa procedura, ha osservato la Corte, è volta a garantire il fondamentale diritto di difesa del lavoratore, nonché a consentire al datore di lavoro di effettuare una valutazione completa, equilibrata e meditata circa la condotta del dipendente, prima di assumere la decisione di interrompere il rapporto di lavoro per ragioni disciplinari.

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