Agenzia delle Entrate
Una società progettava un’applicazione per consentire ai propri dipendenti la fruizione di servizi di mobilità sostenibile per il tragitto casa-lavoro-casa e di sostenerne i costi quale prestazione di welfare aziendale.
I dipendenti avrebbero potuto fruire di car sharing, bike sharing, scooter sharing e di monopattini elettrici.
L’Agenzia delle Entrate, interpellata dalla Società, ha chiarito quanto segue. Secondo l’Agenzia, i servizi di mobilità sostenibile per il percorso casa-lavoro, proposti dalla società istante attraverso l’utilizzo dell’applicazione, rispondono alle finalità di «utilità sociale» individuate dall’art. 100, comma 1, T.U.I.R., e sono esenti da imposizione fiscale ai sensi dell’articolo 51, comma 2, lett. ‘f’, del T.U.I.R.