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Trasferimento d'azienda

L’uso aziendale sopravvive in caso di trasferimento d’azienda

Corte di Cassazione, Sez. Lav.

Alcuni lavoratori, ceduti ad un’altra impresa nell’ambito di un trasferimento d’azienda, ricorrevano al Giudice per ottenere dalla nuova datrice di lavoro il pagamento del premio che, per uso aziendale, veniva corrisposto ogni anno a luglio dalla precedente.
La Suprema Corte ha dato ragione ai lavoratori poiché era stato accertato che il premio di luglio era divenuto, presso il primo datore, un uso aziendale; e ha ricordato che l’uso aziendale fonda delle obbligazioni di carattere collettivo in capo al datore di lavoro che operano sui contratti di lavoro con la stessa efficacia di un contratto collettivo aziendale.
Conseguentemente, in caso di trasferimento di azienda, i diritti riconosciuti dall’uso aziendale presso il primo datore cede soltanto laddove la cessionaria sia dotata di una propria contrattazione integrativa aziendale che, come tale, sostituisce l’uso. In mancanza, di un contratto collettivo aziendale, viceversa l’uso del primo datore, mantiene effetto per i lavoratori ceduti anche dopo la cessione del ramo d’azienda.

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