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Orario di lavoro, ferie, permessi

Il tempo necessario per la timbratura deve essere retribuito

Corte di Cassazione, Sez. Lav.

Tre dipendenti avevano presentato ricorso contro la società datrice, al fine di vedersi riconosciuto, come tempo effettivo di lavoro, i cinque minuti spesi in entrata e in uscita per recarsi dal luogo di timbratura del badge alla rispettiva postazione di lavoro.
Il Tribunale di primo grado aveva respinto il ricorso. La Corte d’Appello, invece, accoglieva la domanda dei lavoratori.
Anche la Suprema Corte ha dato ragione ai lavoratori rilevando che rientrano nella definizione di orario di lavoro anche i minuti trascorsi dalla timbratura del tesserino all’effettiva accensione del computer per iniziare la propria attività lavorativa e quelli impiegati dallo spegnimento del dispositivo alla timbratura d’uscita. Infatti, il datore di lavoro è tenuto a retribuire l’intero arco temporale durante il quale è richiesto al dipendente un qualche comportamento obbligatorio, anche per le attività prodromiche e accessorie rispetto alla prestazione lavorativa.

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