Consiglio dei Ministri
Il Consiglio dei Ministri del 4 settembre 2024 ha approvato un decreto che, in tema di lavoro, introduce risarcimenti potenzialmente illimitati per i contratti a termine dichiarati nulli e convertiti dal Giudice in tempo indeterminato.
La modifica riguarda l’art. 28, comma 2 e 3, D.Lgs. n. 81/2015 (rientrante tra i decreti attuativi del «Jobs act») che riconosceva al lavoratore, nei casi in cui il termine apposto al contratto fosse giudicato nullo, un’indennità ricompresa tra un minimo di 2,5 e un massimo di 12 mensilità di retribuzione.
Le autorità UE hanno ritenuto questa disposizione non abbastanza «dissuasiva» e minacciava pertanto una procedura di infrazione per violazione delle norme europee. La nuova disposizione consentirà al lavoratore di chiedere il risarcimento per il danno subito a causa della nullità, anche oltre il tetto delle 12 mensilità di retribuzione.