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Malattia e infortunio

Infortunio in smart working: INAIL tenuto all’indennizzo

Tribunale di Milano

Una lavoratrice che svolgeva il proprio lavoro in modalità agile (c.d. «smart working»), chiedeva un permesso per recarsi presso la scuola della propria figlia. Il permesso le veniva concesso, tuttavia, durante il tragitto la lavoratrice cadeva e si infortunava. La dipendente attivava la denuncia di infortunio che veniva però respinta dall’INAIL. Il rigetto era stato giustificato dall’Istituto poiché l’infortunio non risultava avvenuto per rischio lavorativo ma per effetto di un rischio generico, comune a qualsiasi situazione della vita quotidiana non connessa alla prestazione lavorativa. La dipendente ha presentato ricorso al Tribunale che le ha dato ragione.
Il Giudice ha affermato che la tutela antinfortunistica del lavoratore si attiva tutte le volte in cui questo si allontani dalla sede di lavoro e poi vi faccia ritorno in occasione della sospensione dell’attività lavorativa per pause, riposi e permessi.

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