ANAC
Un dirigente aveva segnalato al proprio responsabile della prevenzione della corruzione e trasparenza alcuni presunti illeciti a carico del direttore della stessa società. In particolare, il dirigente evidenziava l’attribuzione di incarichi in violazione delle procedure ed un presunto conflitto di interessi. Pochi giorni dopo la segnalazione, il dirigente subiva gravi atti ritorsivi, quali lo svuotamento della sua posizione ed una valutazione delle performance molto negativa. Il dirigente segnalava quindi tali condotte all’ANAC, che gli ha dato ragione.
L’ANAC ha infatti sanzionato il direttore dell’agenzia con un multa di Euro 10.000,00, evidenziando l’uso distorto della funzione. L’ANAC ha riconosciuto il dirigente come whistleblower, sottolineando che la segnalazione non aveva garantito la dovuta riservatezza e che la giustificazione del direttore riguardo alla rotazione del personale era solo un pretesto per danneggiare il segnalante. Il D.Lgs. n. 24/2023 consente ai lavoratori di segnalare ritorsioni all’ANAC, la quale può avviare un’istruttoria e, se accerta la natura ritorsiva di una condotta, gli atti sono nulli.