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Licenziamento per giusta causa

Sanzionabile l’abuso delle pause in orario lavorativo

Corte di Cassazione, Sez. Lav.

Il caso riguarda un lavoratore che era stato licenziato per giusta causa per aver reiteratamente «abusato» delle pause lavorative. In particolare al dipendente veniva contestato di essersi trattenuto in tre occasioni per oltre mezz’ora ad un bar con alcuni colleghi, approfittando delle pause previste durante l’orario lavorativo. Tali episodi erano stati documentati da un’agenzia investigativa incaricata dalla datrice di lavoro. Il dipendente impugnava il licenziamento. La Corte d’appello ha ritenuto il licenziamento legittimo, evidenziando che le assenze non rappresentavano semplici necessità fisiologiche ma un uso improprio del tempo di lavoro e che il dipendente, avendo un ruolo apicale all’interno dell’azienda, comprometteva l’immagine della società stessa.
In Cassazione, i Giudici hanno ribadito il diritto del datore di lavoro di proteggere la propria reputazione. La Corte ha chiarito che la nozione di «patrimonio aziendale» include non solo i beni materiali ma anche l’immagine dell’azienda. La Corte ha precisato che, sebbene non sia consentito un controllo indiscriminato dei lavoratori tramite investigatori privati, è lecito utilizzare tali agenzie nel caso si sospetti un illecito. La Cassazione ha quindi confermato la fondatezza del licenziamento.

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