Corte di Cassazione, Sez. Pen.
La Corte di Cassazione ha stabilito che la responsabilità penale non può essere attribuita in caso di semplice negligenza nel fornire informazioni incomplete o errate all’Ispettorato del lavoro. Un direttore di un punto vendita era stato condannato per non aver fornito, con sufficiente precisione, i dati richiesti dall’Ispettorato circa il personale impiegato. La condanna si basava su un’interpretazione di “grave negligenza”, riconoscendo una mancanza di accuratezza nel reperire informazioni dettagliate. Tuttavia, la Cassazione ha annullato la sentenza, sottolineando che il reato, ai sensi della normativa vigente, si configura solo qualora le informazioni errate o incomplete siano state fornite “scientemente”.
La decisione evidenzia che la condotta del datore di lavoro può essere penalmente rilevante solo se intenzionalmente omissiva o fraudolenta e che la negligenza, anche se grave, non è sufficiente per l’attribuzione di responsabilità penale.
