«Collegato Lavoro»
Il Collegato Lavoro ha introdotto criteri numerici specifici per determinare la durata del periodo di prova nei contratti a tempo determinato, modificando l’art. 7, D.Lgs. 104/2022 (Decreto Trasparenza). La nuova disciplina prevede che il periodo di prova sia proporzionale alla durata del contratto e alle mansioni, con un limite massimo di 15 giorni per contratti fino a 6 mesi e di 30 giorni per contratti superiori a 6 mesi ma inferiori a 12.
L’adozione di un criterio legale per la gestione di queste situazioni è senz’altro opportuna. La disciplina intordotta, tuttavia, rischia di lasciare spazio ad alcune ambiguità nell’applicazione pratica. Tale, ad esempio, è il rinvio a disposizioni collettive «più favorevoli»: il periodo di prova può favorire o sfavorire entrambe le parti, secondo le loro valutazioni.