Corte di Cassazione, Sez. Lav.
Quando la prestazione lavorativa è elementare, ripetitiva e predeterminata nelle modalità di esecuzione difficilmente ricorre una assidua etero-direzione della prestazione. Occorre allora verificare l’eventuale subordinazione ricorrendo ai criteri c.d. «sussidiari», quali:
• continuità e durata del rapporto;
• modalità di erogazione del compenso;
• regolamentazione dell’orario di lavoro;
• presenza di una anche minima organizzazione imprenditoriale.
Il criterio cardine della eterodirezione (ossia l’assoggettamento ai poteri direttivo, organizzativo e disciplinare del datore) rischia infatti di non essere rilevabile: in questi casi è molto facile che si manifesti solamente in determinate occasioni (ad esempio, come potere disciplinare, quando il lavoratore non adempie ai propri doveri).