Corte di Cassazione, Sez. Lav.
Un lavoratore ricorreva in Tribunale per ottenere la NASPI rifiutatagli dall’INPS. Secondo INPS, infatti, il lavoratore aveva perduto il diritto alla NASPI per non aver comunicato, nei trenta giorni dalla domanda, lo svolgimento di un’attività di lavoro autonomo ed il relativo reddito presuntivo.
La Suprema Corte ha rigettato la richiesta del lavoratore, poiché, durante il periodo in cui percepisce la NASPI, il lavoratore che intraprenda un’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale ha l’obbligo di informare l’INPS entro un mese dall’inizio dell’attività.
Il lavoratore che ometta la comunicazione decade dal beneficio dell’indennità di disoccupazione.