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Riservatezza e privacy

Commette un reato il lavoratore che rivela, anche solo in parte, un segreto del processo produttivo

Corte di Cassazione, Sez. Pen.

Due lavoratori dipendenti trafugavano alcuni file della società loro datrice di lavoro che riguardavano il progetto di una macchina lavatappi e li condividevano con una concorrente che li avrebbe assunti solo alcuni anni dopo. Scoperti e denunziati, essi venivano quindi condannati per il reato di accesso abusivo a sistema informatico. I lavoratori ricorrevano quindi innanzi alla Suprema Corte, protestando la propria innocenza.
La Corte di Cassazione ha richiamato il proprio orientamento consolidato secondo cui, in tema di rivelazione di segreti scientifici o industriali, occorre dar valore al segreto industriale inteso in senso lato, ossia come insieme di conoscenze riservate e di particolari tecniche operative che consentano di rendere migliore il prodotto e ridurre gli errori di progettazione e produzione. In particolare, secondo i Giudici, va considerata punibile la rivelazione indebita di un segreto che riguardi anche una sola parte del processo produttivo, senza che sia necessario che tale rivelazione attenga a tutte le componenti del prodotto medesimo.
Alla luce di quanto sopra, i due lavoratori sono stati giudicati colpevoli.

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