Corte di Giustizia
Un cittadino spagnolo, padre di due figli, domandava all’Istituto Previdenziale competente un’integrazione della pensione di invalidità percepita, in virtù di una disposizione che riconosceva tale integrazione alle madri beneficiarie di pensione di invalidità con almeno due figli biologici o adottati. L’Ente previdenziale rigettava tale richiesta. Il cittadino ricorreva quindi in giudizio sostenendo di essere stato vittima di una discriminazione diretta.
La Corte di Giustizia, investita della questione, ha affermato che la normativa spagnola da luogo ad una discriminazione fondata sul sesso e, di conseguenza, deve essere considerata nulla. In particolare, ribadisce la Corte, il Giudice nazionale è tenuto a disapplicare qualsiasi disposizione nazionale discriminatoria, senza doverne chiedere o attendere la previa rimozione da parte del legislatore.
Alla luce di quanto sopra, la Corte di Giustizia afferma che la normativa spagnola lede il principio di parità di trattamento tra uomini e donne e che i padri debbono essere equiparati alle madri nell’integrazione delle pensioni di invalidità.