Garante Privacy
Due società telefoniche potranno utilizzare i dati di localizzazione geografica, rilevati da una app attiva sugli smartphone in dotazione ai lavoratori, purché adottino adeguate cautele a protezione della loro vita privata. Lo ha stabilito il Garante privacy su istanza di due società che intendono per ottimizzare l’impiego delle risorse presenti sul territorio e la tempestività degli interventi tecnici.
Le società, che si sono anche impegnate a raggiungere un accordo con le organizzazioni sindacali, dovranno adottare specifiche misure volte a garantire che le informazioni visibili o utilizzabili dalla app siano solo quelle di geolocalizzazione, impedendo l’accesso ad altri dati, quali ad esempio, sms, posta elettronica, traffico telefonico. E dovranno configurare il sistema in modo tale che sullo schermo dello smartphone compaia sempre, ben visibile, un’icona che indichi ai dipendenti che la funzione di localizzazione è attiva. La rilevazione dei dati di geolocalizzazione prospettata dalle società, inoltre, non sarebbe continuativa, ma avverrebbe a intervalli stabiliti. E’ previsto che l’ultima rilevazione cancelli quella precedente.
I dipendenti dovranno essere ben informati sulle caratteristiche dell’applicazione (ad es., sui tempi e le modalità di attivazione) e sui trattamenti di dati effettuati dalle società.
Come stabilito dal Codice privacy, prima di attivare il sistema le società dovranno notificare all’Autorità il trattamento di dati sulla localizzazione.
(Fonte: Newsletter Garante, 3 novembre 2014, n. 395)