INPS
La Legge di Bilancio 2018 (art. 1, comma 137) ha stabilito che, in caso di licenziamenti collettivi operati da aziende in area CIGS, il «ticket» che il datore di lavoro deve versare per contribuire alla NASPI dei lavoratori sarà pari all’82% del massimale, anziché al 41% come in precedenza. La disposizione differenzia ulteriormente il regime del ticket tra licenziamenti individuali e collettivi. Nel primo caso, infatti, il ticket resta calcolato in modo univoco; nei licenziamenti collettivi invece la nuova distinzione si aggiunge alla precedente che vede triplicato il contributo qualora non si raggiunga l’accordo aziendale.
La situazione è pertanto la seguente (si riporta l’importo massimo del ticket per ciascun caso):
• Euro 1.486,02 (licenziamento individuale);
• Euro 1.486,02 (licenziamento collettivo – datori no CIGS – con accordo sindacale);
• Euro 4.458,06 (licenziamento collettivo – datori no CIGS – senza accordo sindacale);
• Euro 2.972,04 (licenziamento collettivo – datori CIGS – con accordo sindacale);
• Euro 8.916,12 (licenziamento collettivo – datori CIGS – senza accordo sindacale).
Il ticket va versato per ogni lavoratore licenziato, anche se era occupato part-time.