Tribunale di Milano
Una lavoratrice era stata licenziata illegittimamente nel 2018 e reintegrata in azienda solo quattro anni dopo, ricevendo un’indennità risarcitoria pari a dodici mensilità, come previsto dalla normativa vigente. Tuttavia, l’indennità copriva solo in parte il periodo di disoccupazione, lasciando la lavoratrice priva di sostegno economico per un tempo significativo.
Il Tribunale di Milano ha accolto il ricorso della lavoratrice, stabilendo che, in casi come questo, l’indennità di disoccupazione NASPI non può essere revocata per il periodo in cui il lavoratore non è stato adeguatamente risarcito. Il giudice ha chiarito che il principio generale che prevede l’incompatibilità tra reintegra e NASPI non si applica quando l’indennità risarcitoria è insufficiente a coprire il danno subito dal lavoratore. Questo orientamento conferma una tutela rafforzata per i lavoratori vittime di licenziamenti illegittimi, evidenziando la necessità di garantire un adeguato sostegno al reddito.