Tribunale di Napoli
Un datore di lavoro applicava ai propri dipendenti un contratto collettivo nazionale integrato da un accordo collettivo aziendale di prossimità siglato dalle stesse associazioni firmatarie del contratto nazionale. Tale accordo di prossimità prevedeva alcune deroghe al contratto nazionale. Uno dei lavoratori citava in giudizio la società chiedendo differenze retributive legate all’inquadramento e all’orario di lavoro.
Il Tribunale ha riconosciuto la pretesa del lavoratore, rilevando che il contratto di prossimità prevedeva scostamenti di retribuzione importanti rispetto al CCNL. Il Tribunale ha altresì precisato che il contratto di prossimità non può derogare al CCNL se manca un effettivo collegamento tra la deroga e la riorganizzazione del lavoro; e che, in ogni caso, la riduzione della retribuzione deve tenere conto della necessità di rispettare la Costituzione che non consente una retribuzione che non sia proporzionata alla quantità e qualità del lavoro.
