Tribunale di Padova, Sez. Lav.
È legittimo il controllo dei lavoratori mediante investigatore privato se finalizzato a verificare comportamenti che possono configurare condotte illecite civili, amministrative o penali.
Un lavoratore, collocato presso un ufficio separato dalle altre sedi aziendali e non sottoposto al controllo diretto di alcun superiore gerarchico, veniva sottoposto a controlli mediante investigatore privato.
Tali controlli venivano avviati perchè:
• il dipendente non era stato trovato in ufficio durante l’orario di lavoro;
• vi erano incongruenze tra il planning settimanale e i tabulati da lui predisposti e compilati.
I controlli rilevavano l’abitudine del dipendente di occuparsi di questioni personali durante l’orario di lavoro e, su tali basi, egli veniva licenziato.
Il licenziamento è stato riconosciuto legittimo perché le condotte contestate costituivano un atto illecito rilevante non solo sotto il profilo dell’adempimento degli obblighi contrattuali ma anche penalmente, configurando il reato di truffa.