Tribunale di Rimini, Sez. Lav.
Una lavoratrice stipulava un patto di non concorrenza con la società datrice di lavoro per un periodo pari a 24 mesi dalla cessazione del rapporto. Terminato il rapporto, l’ex datore di lavoro conduceva delle indagini all’esito delle quali scopriva che l’ex dipendente aveva posto in essere attività concorrenziale, in violazione del patto.
La società agiva in giudizio in via cautelare.
Il Tribunale adito ha dato ragione all’ex datore di lavoro, ritenendo accertata la violazione del patto e, dunque, ha ordinato alla ex lavoratrice di cessare ogni attività in concorrenza svolta per conto di terzi, nell’area territoriale di riferimento del patto.